Lo Sciascinoso secondo alcuni storici descrive una stessa varietà che assume diversi altri sinonimi come Sanginosa, Olivella grande o Olivellone. Da un confronto morfologico e genetico sembra che Sciascinoso ed Olivella siano diversi, e che ci siano molte altre differenti varietà che hanno acino oliveforme e che per questo motivo prendono tutte il nome di Olivella. Lo Sciascinoso è diffuso e coltivato solo in Campania. In provincia di Benevento è il vitigno base per la produzione del vino DOC Sannio Sciascinoso.
È un vitigno molto vigoroso ma dalla fertilità molto contenuta, inferiore all’unità. La produzione è discreta per il peso consistente del grappoli. Mostra un buon adattamento all’allevamento a spalliera, nonostante lo sviluppo rigoglioso. È piuttosto sensibile alla peronospora, essendo uno dei vitigni a più precoce germogliamento, ed alla botrite. Il livello zuccherino non è molto elevato, la raccolta avviene intorno alla fine di ottobre, acidità totale sostenuta.
Al profilo sensoriale si caratterizza per un colore rosso rubino vivace, con riflessi violacei. Profumo intenso, floreale, persistente, fruttato con note di frutti rossi maturi, piante officinali. Al sapore è secco, sapido, poco tannico e abbastanza morbido. Si accompagna tradizionalmente con pasta al ragù , timballi, polpettoni, carni bianche e formaggi di media stagionatura.