IL VALORE DEL BRAND FALANGHINA DEL SANNIO TRA I PRIMI VENTI IN ITALIA.
L’APPEAL DEL VITIGNO SANNITA SCAVALCA QUELLO DEL SASSICAIA.
La classifica stilata da Winenews su dati della Camera di Commercio Monza-Brianza
La quotazione, in rialzo rispetto all’analisi 2014, è stata stimata in 90 milioni di euro
Nell’ambito della 49° edizione del Vinitaly, il Salone internazionale dei vini e dei distillati, che si è svolto a Verona dal 22 al 25 marzo, sono stati resi noti i risultati di una analisi condotta da Winenews, uno dei siti più cliccati dagli amanti del mondo del vino (www.winenews.it), sui dati della Camera di Commercio di Monza e Brianza, aggiornati ai primi del 2015, del progetto Eri (Economic Reputation Index). Il progetto si è interessato di “misurare” i vari elementi che concorrono a sviluppare il valore del brand “collettivo” dei diversi territori vitivinicoli della Penisola, individuando le Denominazioni di Origine come prodotto di punta degli specifici territori, sommando al valore delle bottiglie anche le ricadute sull’ambiente, il turismo e così via.
Nella particolare classifica che ne è emersa si segnala la crescita continua del valore del brand ‘Sannio’ Falanghina’, che fa registrare un aumento rispetto alla quotazione della stessa analisi riferita al 2014. Con i sui 88.910.000 euro il marchio Falanghina del Sannio si piazza alla ventesima postazione, avanzando di un posto in classifica e scavalcando, proprio grazie all’aumento del valore rispetto all’anno scorso, un notissimo brand italiano, quello del Sassicaia (88.019.000 euro), vero e proprio “mito” dell’enologia del Bel Paese nel mondo.
Pur ottenendo una stima notevolmente distaccata tra i brand più forti della Penisola (‘Chianti’, ‘Prosecco Valdobbiadene’ e ‘Montepulciano d’Abruzzo’, questo il podio che emerge dall’analisi di Winenews), il marchio legato al vitigno bianco – identificato con il Sannio nella Denominazione di Origine – rappresenta il primo brand campano, terzo dell’Italia del Sud, dietro al valore che caratterizza il ‘Marsala’ (undicesimo posto) e ‘Primitivo di Manduria’ (diciottesimo posto).