XXXVI Congresso mondiale della vigna e del vino a Bucarest, Romania
Il mercato mondiale risente della scarsa disponibilità di vino
- Meno vino negli scambi, ma a prezzi più alti. Il calo dei volumi disponibili per le esportazioni si traduce in una riduzione del vino sfuso, in particolare per i produttori europei.
- Riduzione delle superfici e della produzione: il vigneto mondiale raggiunge una superficie complessiva di 7.528 mha. La produzione di vino si riduce del 6% rispetto al 2011, toccando i 252 Mhl.
- Leggera ripresa del consumo mondiale (243 Mhl) in particolare fuori dall’Europa; l’evoluzione è positiva, anche se ancora non si è tornati ai livelli del 2008.
Bucarest, Romania, 4 giugno 2013 – Durante il 36º Congresso mondiale della vigna e del vino, il direttore generale dell’OIV, Federico Castellucci, ha presentato un quadro globale delle tendenze principali che interessano lo sviluppo del settore vitivinicolo mondiale.
Nel 2012 la produzione mondiale di vino si è stabilita a 252 Mhl. “La conseguenza di questo calo del vino disponibile è un aumento dei prezzi nelle categorie di vino meno care, insieme alla riduzione delle esportazioni di vino sfuso”, ha affermato Castellucci. Il direttore generale ha sottolineato che questo basso livello di produzione si deve alle condizioni meteorologiche e alla riduzione della superficie dei vigneti.
Rapporto statistico 2013 dell’OIV sulla vitivinicoltura mondiale: prospettive e tendenze
Superficie
La superficie vitata mondiale nel 2012 è pari a 7.528 mha (incluse le superfici viticole non ancora in produzione o vendemmiate): un leggero calo dell’1% tra il 2011 e il 2012 (-20 mha).
Tale calo è dovuto principalmente alla riduzione dei vigneti europei.
Il periodo di tre anni (2008-2011) durante il quale l’UE offriva premi per l’abbandono definitivo di superfici viticole si è concluso. L’anno 2012 è il primo in quattro campagne consecutive a non essere stato influenzato da questi premi, ciò nonostante, la superficie dei vigneti ha continuato a ridursi tra il 2011 e il 2012.
L’espansione dei vigneti asiatici, che hanno raggiunto oltre un quinto della superficie totale nel 2012 (22,7%), è principalmente attribuibile alla Cina, i cui vigneti sono quasi raddoppiati nell’ultimo decennio (+90%).
Negli USA e nell’emisfero australe i nuovi impianti hanno mantenuto una crescita moderata dello 0,3% rispetto al 2011.
Uva
Nel 2012, la produzione mondiale di uva (691 Mql) si è ridotta: -23 Mql rispetto all’anno precedente.
Nonostante il calo del 2012, i dati mostrano una tendenza di crescita della produzione di uva (+7% rispetto al 2000). Questo può spiegarsi con una tendenza di crescita del rendimento, con delle condizioni climatiche particolarmente favorevoli durante alcuni anni e con il continuo miglioramento delle tecniche vitivinicole.
La produttività è in crescita in particolare nei paesi che producono prodotti non fermentati e uva da tavola, poiché il rendimento dell’uva da tavola è generalmente maggiore di quello dell’uva da vino.
Sebbene sul suo territorio si trovi oltre la metà della superficie viticola mondiale, l’Europa produce solo il 44% dell’uva totale. L’Asia rappresenta circa un terzo (28,7%) e l’America circa un quinto (21%), seguita da Africa (5,9%) e Oceania (3%).
Produzione di vino
Nel 2012 la produzione di vino (esclusi succhi e mosti) è stata pari a 242 Mhl.
Si tratta di un livello basso, in particolare per l’Europa, dovuto alla riduzione dei vigneti e alle condizioni climatiche avverse: -6% rispetto alla produzione 2011.
L’Europa continua a vantare più dei 2/3 della produzione mondiale di vino (62,3%), sebbene abbia perso terreno (deteneva il 73% del totale nel 2001) rispetto ai suoi concorrenti di America (20% nel 2012), Asia (6,9% nel 2012, rispetto al 4,5% nel 2001), Oceania (5,9%) e Africa (5%).
Consumo di vino
I dati 2012 relativi al consumo di vino (243 Mhl) mostrano una leggera ripresa dell’interesse da parte dei consumatori, dopo il calo dovuto alla crisi economica.
I paesi storicamente grandi produttori e consumatori hanno ridotto il proprio livello di consumo. In più di un decennio, il consumo complessivo in Francia è diminuito del 12%. In Italia e in Spagna il livello di consumo è calato rispettivamente del 27% e del 34%.
Gli USA stanno diventano il principale mercato interno del mondo in termini di volume: il consumo interno ha raggiunto i 29 Mhl nel 2012 (+37% rispetto al 2000).
Il consumo sta rapidamente crescendo in Asia, spinto dalla crescita costante della Cina (+67% rispetto al 2000).
Commercio internazionale di vino
L’aumento del prezzo del vino nel 2012 nel mercato mondiale è conseguenza sia di un calo del raccolto dell’annata, sia di un’evoluzione degli scambi: una riduzione della quantità di vino disponibile che si è direttamente tradotta nella riduzione delle esportazioni di vino sfuso.
Il valore del commercio mondiale di vino nel 2012 è cresciuto dell’8,3%, raggiungendo 25.290 M€, ma il volume si è ridotto dell’1,7%, fino a 102,2 Mhl, con un aumento del prezzo medio del 10,2% (2,55 €/l).
Abbreviazioni usate:
mha: migliaia di ettari
Mha: milioni di ettari
mql: migliaia di quintali
Mql: milioni di quintali
mhl: migliaia di ettolitri
Mhl: milioni di ettolitri
Ml: milioni di litri
l/hbt: litri pro capite
M€: milioni di euro
fonte comunicato stampa OIV